Boxwood

Bosso


Legno di bosso

Bosso, Buxus sempervirens, il topiario ideale


Botanica

Nome latino: Buxus sempervirens

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Famiglia: Buxaceae
Origine: Bacino del Mediterraneo

Tempo di fioritura: Aprile

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Colore del fiore: crema

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Tipo di impianto :
cespuglio

Tipo di vegetazione: perenne

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Tipo di fogliame: perenne

Altezza: fino a 5 m, crescita molto lenta Tossicità: il bosso è tossico, contiene alcaloidi che provocano vomito, nausea, diarrea e tremori.


Piantagione e coltivazione

Resistenza : resistenza

Resistenza : resistenza
Esposizione: sole, mezza ombra
Tipo di terreno:
ricco, ben drenato, preferibilmente argilloso-siliceo
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Acidità del suolo:
normale, calcareo, leggermente acido
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Umidità del suolo:
normale, asciutto
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Utilizzo:
siepe tagliata, bordo
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Piantare, reimpiantare:
primavera, autunno

Modalità di propagazione : Potatura : almeno una potatura in estate, utilizzare forme di filo per piccole sculture di piante
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Malattie e parassiti :
il moscerino


Generale

L’arte topiaria nasce a Roma nella seconda metà del II secolo a.C. I giardinieri ornamentali, ispirati dal talento degli intagliatori di pietra, cominciarono a lavorare il bosso, il cipresso e l’alloro sotto forma di animali selvatici e figure mitologiche. Era ars topiaria o «arte del paesaggio».


Una disciplina artistica che attraversa i secoli

Dall’antichità al Medioevo, dal Rinascimento al secolo del Re Sole, l’arte topiaria ha espresso nei secoli la volontà umana di trasformare la natura. Un misto di fantasia e rigore, quest’arte si esprime tanto nei sapienti giardini alla francese quanto nelle sontuose ville all’italiana o nei più stravaganti giardini all’inglese.

Molto popolare in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi, questa sofisticata tecnica è stata abbandonata nel XVIII e XIX secolo, prima di riguadagnare il favore dei più grandi designer di giardini negli ultimi vent’anni. È vero che le topiarie sono così ben adattate ai nostri piccoli giardini urbani.


Layout

Austera o elegante, classica o moderna, la topiaria sarà un elemento forte del vostro giardino, l’anticamera. Dà vita e ritmo al giardino, permette al giardiniere di esprimere il suo talento e di scoprire se stesso come scultore. Un vero e proprio ornamento, che porta eleganza e architettura. La sua forma definita cattura lo sguardo e materializza la costruzione del giardino, senza appesantirlo.

Volete una scena classica? Scegliere forme a sfera, a cono o a piramide. Moderno? Combina alcuni topiari con piante leggermente pazze, erbe, cosmo o clémas. È anche la perfetta pianta di confine, utilizzata in abbondanza nei giardini strutturati per delimitare le aiuole con motivi geometrici. Per un soffio di fantasia o di stravaganza, provate la topiaria scolpita in delfino, coniglio o unicorno! La vostra immaginazione sarà il vostro unico limite!


Legno di bosso, una topiaria ideale

Originario dell’Europa meridionale, il bosso si trova anche nelle colline calcaree del Nord Africa e dell’Asia Minore. Molto apprezzato per la sua crescita regolare e piuttosto lenta, oltre che per la sua vegetazione compatta, il bosso è la pianta più apprezzata per tutti i tipi di sculture vegetali, dalle più semplici alle più complesse. È la grande protagonista dell’arte topiaria, in quanto si presta a tutte le dimensioni, anche ripetute, animali, geometriche o di fantasia.


Eleganti balconi

Grazie alla sua crescita lenta e costante, il bosso cresce molto bene in vaso e ha un’eccellente longevità, che contribuisce anche al suo attuale successo. Sono utilizzati da soli in un grazioso vaso in stile fiorentino, per aggiungere una nota elegante e opulenta alla decorazione della pianta. Su un balcone, si preferiscono forme semplici: palla, cono, spirale. Inoltre, grazie all’aspetto duro e lucido del suo fogliame, il bosso è resistente all’inquinamento atmosferico.


Buoni compagni

Nei cespugli, il bosso si comporta come una pianta strutturale. Il suo fogliame omogeneo e sempreverde si fonde con la massa, portando semplicemente il verde in tutte le stagioni. E’ quindi possibile associare il bosso a tutte le piante, in particolare alle specie decidue. Esalta l’opulenza delle rose, la fantasia delle piante perenni e delle erbe aromatiche, e fa risaltare lo splendore di tutte le piante in fiore. Una combinazione di bosso ed erica può formare un sorprendente tappeto decorativo sempreverde.

Si possono anche piantare alcuni metri di bosso in aiuole o siepi che fungono da frangivento o paravento, poiché la vegetazione è molto fitta.


Gentilezza

Il bosso è un arbusto molto adattabile che non richiede particolari interventi per crescere bene. Piantare non è un problema, anche per gli alberi di grandi dimensioni, perché il bosso forma una rete di radici sottili e molto ramificate. Gli alberi molto giovani possono essere trapiantati anche a radici nude.

Tuttavia, è meglio portare un buon agente di ingrasso (ad es. fertilizzante per le rose) in primavera. Nelle zone dove le estati sono calde e secche, un pacciame organico (con corteccia, paglia di lino, aghi di pino o bucce di cacao) dà ottimi risultati.

L’unica manutenzione consiste nella potatura dei giovani germogli per rispettare la forma dei bordi o dei topiari. Questo viene fatto due o tre volte all’anno. Il bosso si rifila bene, in tutte le forme, che è una delle sue principali qualità. Possono anche resistere a forti potature nel mese di maggio, a condizione che venga dato loro un buon fertilizzante e che il terreno sia coperto di pacciame per evitare che si secchi. Utilizzare forbici a lama corta per un lavoro più preciso.

Resiste al freddo intenso, anche se i giovani germogli vengono arrostiti dopo una gelata primaverile, ma questo problema, che è abbastanza spettacolare a livello visivo (scolorimento e imbrunimento), non ha conseguenze sulla pianta stessa, che rinnova rapidamente il fogliame danneggiato. Attenzione però, il bosso è molto sensibile agli erbicidi, che provocano lo stesso tipo di reazione (scolorimento), ma in modo più duraturo.

Crescita piuttosto lenta, non molto più di 5-7 cm in piante giovani, poi circa 10 cm all’anno. Distanze di piantagione: da 10 a 20 cm, per il bosso sul bordo. 60 cm nelle siepi, 1,50 m nei letti.


Quanto tempo ci vuole per ottenere una scultura vegetale?

Da un giovane bosso ci vogliono circa cinque anni per creare una palla o un cono. Per una forma più sofisticata, come una spirale, ci vogliono circa dieci anni. I topiari a forma di animali impiegano dagli otto ai dodici anni per esprimere tutta la loro personalità.


Come si forma una topiaria con una silhouette animale?

Un telaio in rete metallica viene utilizzato per evocare la forma desiderata e viene installato sul pavimento. Quando la pianta è cresciuta bene e i suoi rami sono passati attraverso la rete metallica, tutto ciò che rimane viene tagliato via. Alcuni topiari sono anche realizzati in edera, che viene ricavata dal telaio rigido.


Quanto vive una topiaria?

A condizione che la manutenzione sia effettuata con rigore e perseveranza, la topiaria si comporta come una normale pianta. Molti temi più che centenari sono presenti nei grandi parchi in stile francese.


Cos’è il ricamo vegetale?

È una cultura legata alla topiaria, che si fa principalmente con il bosso. L’idea è quella di creare dei disegni, non più su un piano verticale, ma in orizzontale per decorare le aiuole. Quest’arte si trova nei giardini alla francese, in particolare a Vaux-le-Vicomte o nel maniero di Eyrignac. I ricami si trovano in molti giardini moderni con un’espressione semplificata, ovvero bordi in bosso che sottolineano le aiuole.


Lo sapevi?

Il genere Buxus appartiene alla famiglia delle Buxaceae, che comprende sei generi, tra cui gli arbusti Sarcococca e Pachysandra, utilizzati anche nei nostri giardini. I Buxus sono composti da circa 70 specie di arbusti e alberi sempreverdi, provenienti da tutti i continenti. Il nome Buxus deriva dal greco pycknos che significa «denso» per la durezza del legno. Il bosso vive a lungo, fino a 500 o 600 anni, e cresce lentamente, non superando i 5 m di altezza.

Il legno di bosso è di colore giallo limone ed è notevolmente duro e molto fine (densità da 0,9 a 1,06). È la più densa di tutte le specie legnose resistenti e la seconda più dura di tutte le specie vegetali (dopo l’ebano). Questo legno è molto ricercato da alcuni artigiani come tornitori, incisori, scultori, ecc. Veniva utilizzato per trombe, flauti, manici di strumenti, incisioni su legno, tavolette da scrittura ricoperte di cera e per realizzare i mazzuoli delle logge massoniche, dove simboleggiava fermezza e perseveranza.

I fiori unisex giallastri (di solito una femmina circondata da più maschi) non sono di alcun interesse ornamentale. D’altra parte, sono molto popolari tra le api.

Il bosso è un arbusto sempreverde, foglie verdi scure e verniciate, più chiare sotto, lunghe da 1 a 3 cm, che sono opposte, intere, dure, lanceolate o arrotondate. Spesso concave, sono anche segnate sulle punte. Sono portate da rami di forma quadrata e emanano un odore curioso quando sono rugose (simile alla pipì di gatto).

Nel linguaggio dei fiori, il bosso è il simbolo dello stoicismo. Per i Galli, rappresentava l’eternità.

Gli inglesi chiamano il legno di bosso «box» perché veniva utilizzato per realizzare scatole per la conservazione di oggetti preziosi.

Nelle regioni settentrionali (a sud è l’olivo e la palma), il bosso è la pianta le cui gemme vengono benedette una settimana prima di Pasqua, in occasione della festa delle «Palme». Il bosso evoca l’immortalità e la resurrezione. Durante la cerimonia, è consuetudine esclamare «Hosanna» (dall’ebraico Hoscha na, salvaci), da cui i nomi hosanna cross, bush cross o hosanna crown, che vengono dati ai rami secondo la loro forma.

Le foglie di bosso venivano sostituite dal luppolo durante la fabbricazione della birra o mescolate con foglie di senna. Ma è stato considerato un crimine perché il bosso è tossico. Contiene alcaloidi che causano vomito, nausea, diarrea e tremori. È stato anche usato come lassativo.

L’imperatore Giuseppe II di Germania comprò un ciarlatano per 1900 fiorini: una cura miracolosa per la febbre, che era una macchia di bosso alcolico!

Nell’antichità il bosso era dedicato ad Ade, dio degli inferi, e a Cybèle, dea della terra, simbolo di fertilità.

In Bretagna, si tiene un ramo di bosso in un armadio per tutta la vita e un bambino lo mette nella bara al momento della sua sepoltura come segno di benedizione.

A Berry, croci di bosso erano appese alle porte delle case e delle stalle. Nella maggior parte delle regioni, era appeso alla testata del letto, come simbolo religioso, ma anche come portafortuna.

A Périgord, un mazzo di bosso e alloro viene tenuto dai bambini durante la benedizione pasquale. Nel sud, è associato al rosmarino e al mirto.

Secondo le antiche credenze, come tutte le piante sacre, il bosso non deve essere tagliato da un utensile di ferro, un metallo impuro, ma spezzato, per conservare tutte le sue virtù protettive.

Una leggenda: quando Cristo morì sulla croce, le foglie di bosso si oscurarono e si baciarono. La pianta che si pavoneggiava sulla cima del Caucaso decise, in segno di angoscia, che d’ora in poi avrebbe abitato le colline incolte e sassose. I suoi rami nella necropoli fiancheggeranno le vie funerarie, e i suoi rami sempreverdi evocheranno l’ingresso trionfale dell’uomo-Dio nelle strade soleggiate di Gerusalemme.


Specie e varietà di Buxus

La coltura principale è il bosso comune (Buxus sempervirens), che esiste in molte varietà. – Ha varie foglie come Argentea, Argenteovariegata, Aureovariegata, Elegantissima, Latifolia Maculata, – a forma di piramide (Pyramidalis) – o foglie compatte come Handsworthensis (il bosso inglese), Herrenhausen o Suffruticosa. – La rotundifolia ha foglie più grandi e cresce più velocemente delle altre.

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