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Manutenzione della pianta Clerodendrum glabrum o Tinderwood

Nella famiglia Lamiaceae è classificato il genere Clerodendrum composto da oltre 300 specie di arbusti, giovani alberi e viti provenienti principalmente dall’Asia meridionale e dall’Africa tropicale. Alcune specie di questo genere sono : Clerodendrum glabrum, Clerodendrum thomsoniae, Clerodendrum speciosum, Clerodendrum ugandense, Clerodendrum fragrans, Clerodendrum trichotomum, Clerodendrum paniculatum, Clerodendrum speciosissimum.

Nella sua regione d’origine, è conosciuta con il nome comune di Tinderwood. È anche dato il sinonimo scientifico Clerodendrum capense. Questa specie è originaria dell’Africa meridionale e delle regioni tropicali dello stesso continente.

Sono alberi a foglie caduche dalla chioma arrotondata che raggiungono i 12 metri di altezza e hanno la particolarità che le loro foglie emanano un odore sgradevole se schiacciate o schiacciate. Queste foglie sono opposte, ovali e generalmente piegate dall’asse centrale. I loro fiori profumati sono bianchi, rosa o viola, sono svasati e appaiono come teste arrotondate. Possono fiorire in primavera, estate e parte dell’autunno. I frutti sono bacche bianche giallastre e sono anche decorativi.

Il loro uso principale nel giardino è come esemplare unico, ideale per i giardini costieri; sono usati anche come bonsai. Nella sua regione d’origine è utilizzato come repellente per gli insetti e nella medicina tradizionale.

Clerodendrum glabrum può prosperare in pieno sole o in penombra nei climi caldi. È meglio non esporlo al gelo o a temperature inferiori a 5°C.

Come il terreno verrebbe utilizzato come terriccio da giardino a cui verrebbe aggiunta materia organica (compost o letame).

Acqua regolarmente ma in attesa che il terreno si asciughi; hanno una certa tolleranza alla siccità non prolungata.

Si consiglia di concimarli con sostanze organiche a fine inverno e con un concime minerale a lento rilascio in primavera ed estate.

Potatura di formazione Toleran effettuata alla fine dell’inverno.

Sono suscettibili di essere attaccati da cocciniglie , mosche bianche e ragni rossi , specialmente se soffrono di siccità prolungata.

Essi si propagano da semi seminati in estate o da talee effettuate in primavera o in estate.

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