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Cura della pianta Salvia farinacea o Salvia azul

Nella famiglia Lamiaceae è presente il genere Salvia , composto da circa 1000 specie di piante erbacee e arbusti originari del bacino del Mediterraneo, dell’Asia e dell’America centrale e meridionale. Alcune specie del genere sono Salvia farinacea, Salvia dissermas, Salvia apiana, Salvia guaranitica, Salvia aurea, Salvia mexicana, Salvia greggii, Salvia microphylla, Salvia splendens, Salvia involucrata, Salvia scabra, Salvia canariensis, Salvia lanceolata, Salvia leucantha, Salvia nemorosa, Salvia sclarea, Salvia namaensis, Salvia officinalis, Salvia africana.

Gli vengono attribuiti i nomi comuni di salvia blu, salvia bianca, salvia ornamentale e salvia perenne. Questa pianta è originaria del Messico e degli Stati Uniti meridionali.

È una pianta erbacea i cui steli pelosi non superano il metro di altezza. Le foglie sono di un verde intenso e di forma lanceolata con un bordo seghettato. Producono numerosi fiori blu in spighette terminali che contrastano con il fogliame e sono molto decorative. Fioriscono dalla primavera alla fine dell’estate.

Si usano per formare ciuffi (si combinano bene con piante a fioritura rossa o gialla), per bordure e in vasi per terrazze, patii e balconi.

Affinché la Salvia blu brilli in tutto il suo splendore, deve essere esposta al sole pieno e a temperature calde, anche se può resistere a qualche sporadica gelata a bassa intensità.

Il terreno deve essere leggero, ben drenato e contenere materia organica, anche se si svilupperà su terreni più poveri. La semina o il trapianto devono essere effettuati in primavera.

L’irrigazione sarà regolare fino a quando almeno la superficie del terreno si asciuga prima di annaffiare nuovamente.

Basta concimare all’inizio della primavera con un po’ di humus, compost o letame.

Dopo la fioritura è consigliabile rimuovere i fiori appassiti e le foglie secche.

Si tratta di piante facili da coltivare che possono soffrire di malattie fungine se si supera la fornitura di acqua.

Possono essere propagati da semi seminati in primavera o da talee. Si consiglia di rinnovare gli esemplari ogni 2 o 3 anni in quanto diventano meno attraenti.

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