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Cura della pianta Pachycereus pringlei o Cardoon

Nella famiglia Cactaceae è incluso il genere Pachycereus composto da circa 10 specie di cactus provenienti dal Messico e dagli Stati Uniti sud-occidentali. Alcune specie di questo genere sono : Pachycereus pringlei, Pachycereus weberi, Pachycereus marginatus, Pachycereus schottii,

Riceve i nomi comuni di Cardón, Sahueso o Sangüesa e il sinonimo scientifico di Cereus pringlei. Questa specie è originaria degli stati messicani di Sonora e Baja California.

Sono cactus di grandi dimensioni di colore verde leggermente bluastro che si ramificano a 0,5-1 metro dalla base o dalla stessa base e raggiungono un’altezza di 12 metri e un diametro basale di 1 metro. Hanno 10-16 costole arrotondate e prominenti con grandi areole lanose che hanno circa 20 spine rossastre spesse fino a 3 cm e 1-3 spine centrali più lunghe. I fiori sono a forma di campana, appaiono in esemplari adulti e sono bianchi all’interno e rossastri all’esterno. Fioriscono in estate.

Si usano per la loro coltivazione in vaso quando sono giovani, ma per le dimensioni che raggiungono, sono molto adatti per giardini rocciosi, cactus e giardini di piante grasse, per formare barriere o come esemplari isolati.

Il cardo vive bene all’ombra quando è giovane ma preferisce il pieno sole da adulto. Non sono resistenti al gelo, quindi si raccomanda che la temperatura invernale non sia inferiore a 3ºC.

Il giovane cactus ha bisogno di terra a base di lettiera di foglie decomposte e sabbia grossolana nelle stesse proporzioni, ma quando è adulto, l’argilla deve essere aggiunta per trattenere l’umidità.

Irrigazione moderata grazie alla loro buona resistenza alla siccità In estate vengono generalmente innaffiate una volta alla settimana, in primavera ogni 12 o 14 giorni, in autunno ogni 20-22 giorni e in inverno l’irrigazione viene soppressa.

Concimare con un concime minerale di cactus ogni 30 giorni in primavera e in estate, soprattutto le piante giovani. Quando vengono coltivati, apprezzano una leggera dose di compost all’inizio della primavera.

Non hanno bisogno di essere potate a meno che gli steli danneggiati non vengano rimossi all’inizio della primavera.

In genere non sono attaccati da parassiti e malattie finché non siamo a pelo d’acqua.

La migliore forma di propagazione è quella dei semi seminati in primavera; è possibile effettuare talee ma non è un processo facile per il dilettante.

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