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Cura delle piante Protea

Il genere Protea prende il nome dal dio Proteo (che cambiava forma ogni volta che voleva) a causa delle molte forme delle oltre 100 specie di arbusti che lo compongono. Sono nativi dell’Africa del sud.

Le specie principali sono Protea caffra (Protea comune), Protea aristata, Protea laurifolia, Protea obtusifolia, Protea barbigera, Protea cynaroides (Re Protea), Protea cryophila (Snow Protea).

Le proteine sono arbusti di che alternano e scuoiano foglie di forma diversa, a seconda della specie, ma più spesso lineari o lanceolate. I più attraenti sono i suoi grandi fiori a forma di carciofo con brattee (foglie modificate) di colore rosso, arancione o rosa.

Sono utilizzati nei giardini se il clima lo permette (sono ideali per il clima mediterraneo costiero) e se fa freddo (meno di 7ºC) possono essere coltivati in serra. Sono usati anche come fiori recisi.

Questi arbusti necessitano di un’esposizione al sole e di temperature medie elevate (20-25ºC), oltre che di una certa umidità ambientale. Non tollerano il freddo, figuriamoci il gelo.

Un buon terreno per Proteas sarebbe un terreno acido formato da lettiera fogliare, torba e molta sabbia non calcarea e a grana grossa; è importante che dreni molto bene. È possibile trapiantare al suo posto finale quando le piante sono lunghe quasi 15 cm.

L’irrigazione deve essere moderata ed è consigliabile attendere che il terreno si asciughi prima di innaffiare nuovamente. Queste piante sono molto resistenti alla siccità.

Concimare con letame prima della piantagione e dopo la piantagione fornire fertilizzante di fondo con concime minerale.

Possono essere attaccati dal ragno rosso se l’ambiente è molto secco, anche se sono abbastanza resistenti a parassiti e malattie.

Possono essere propagati da semi seminati in primavera (ci vogliono mesi per germogliare) o, meglio ancora, da talee in tarda estate.

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