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Soins de la plante Mammillaria spinosissima ou Biznaga espinosa

Il genere Mammillaria appartiene alla famiglia delle Cactaceae ed è composto da circa 350 specie di cactus quasi tutte originarie del Messico. Alcune specie del genere sono Mammillaria spinosissima, Mammillaria bombycina, Mammillaria elongata, Mammillaria albilanata, Mammillaria gracilis, Mammillaria hahniana, Mammillaria zeilmanniana, Mammillaria vetula, Mammillaria parkinsonii, Mammillaria compressa, Mammillaria crinita, Mammillaria uncinata, Mammillaria petterssonii, Mammillaria nivosa, Mammillaria magnimamma, Mammillaria longimamma, Mammillaria haageana.

È conosciuta con il nome comune di Biznaga espinosa. È originario degli stati messicani di Guerrero e Morelos.

Sono cactus corpo colonnare con età che raggiunge i 30 cm di altezza e 10 cm di diametro; possono essere solitari o produrre bambini. I tuberi sono lanosi sotto le ascelle e sono di colore blu-verde scuro e conico. Le loro areole sono circolari e hanno 20-30 spine radiali biancastre lunghe fino a 1 cm e 7-15 spine centrali di solito rossastre. I fiori sono piuttosto piccoli, rosa, viola o rossi e appaiono in una corona sulla cima della pianta.

Possono essere utilizzati in vasi e fioriere, in giardini rocciosi, su pendii asciutti o in giardini di cactus e succulenti.

Il Biznaga espinosa preferisce l’esposizione al pieno sole e ai climi caldi. È preferibile non esporlo a meno di 4 ºC, anche se resiste fino a 0 ºC se il terreno è asciutto.

Il drenaggio del terreno è molto importante. Utilizzeremo quindi un substrato di cactus commerciale a cui aggiungeremo una manciata di sabbia grossolana.

La loro resistenza alla siccità è elevata, per cui bagnano moderatamente sempre in attesa che il substrato sia completamente asciutto. Smettere di innaffiare da metà autunno all’inizio della primavera.

Apprezzerete un fertilizzante in primavera con un concime minerale a base di cactus.

Questi impianti non necessitano di essere potati .

L’irrigazione eccessiva è il suo principale nemico in quanto può far marcire i tessuti.

Il più semplice è moltiplicarli da semi seminati in primavera su un substrato sabbioso o dalla progenie che non sempre produce.

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