Piante

Tamarix ramosissima, un cespuglio che produce mazzi dritti con fiori rosa.

Tamarix ramosissima detta anche Taray catina, cedro salato, pino salato o tamarindo rosa. Appartiene alla famiglia delle Tamaricaceae, genere Tamarix che comprende 54 specie di alberi e arbusti. È originaria della Russia meridionale e dell’Asia Minore.

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Caratteristiche di Tamarix ramosissima

Arbusto o albero deciduo alto fino a 5 m. La corteccia è bruno-rossastra e i rami sono sottili e violacei.

Le foglie sono lanceolate o ovali, appuntite, squamose, verde glauco o chiare.

I fiori sono rosa pallido, bianchi o salmone, in grappoli densi e fini, lunghi circa 4-8 cm, che compaiono in estate. I petali circostanti sono lunghi 1 mm.

Le capsule sono piccole e contengono molti semi con un ciuffo di capelli.

Cura di Tamarix ramosissima

Si tratta di una specie che viene utilizzata come esemplare singolo o in gruppo.

Richiede una piena esposizione al sole con una temperatura compresa tra i 15 e i 25°C. Tollera gli inverni freddi e l’aria salmastra.

Non è molto esigente per quanto riguarda il suolo, anche se ama il suolo permeabile e libero.

La potatura può essere effettuata ogni 10 anni, a seconda del periodo di fioritura.

Se la piantagione o il trapianto devono essere effettuati in primavera o in autunno.

L’irrigazione dovrebbe essere abbondante una volta alla settimana quando la pianta è giovane. D’altra parte, essendo una specie matura, dovrebbe essere annaffiata ogni 10 giorni.

Il fertilizzante dovrebbe essere concime fermentato o concime minerale per aiutarlo a crescere vigorosamente.

Si tratta di una specie generalmente abbastanza resistente ai parassiti e alle malattie.

Si moltiplica per mezzo di semi, germogli o talee. Anche se si diffonde molto bene anche per mezzo di pali di legno duro di circa 30 cm, che vengono piantati in profondità. Inoltre, in estate radicano facilmente sotto vetro.

E sebbene sia una pianta dai bellissimi fiori, le sue caratteristiche la rendono un ottimo invasore, causando cambiamenti nello stato dell’acqua e della comunità biotica.

Se si deposita nei fiumi, può ostruirli e facilitare le inondazioni. Pertanto, una volta che diventa dominante, sembra controllare gli ecosistemi.

La conosci, la ami, hai quella copia? Se lo fate, non esitate a darci qualche consiglio per assicurarvi che tutto vada bene.

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