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Cura delle ninfee, delle ninfee o delle piante di ninfee

Il nome del genere Nymphaea deriva dal greco «nymphaia» (della ninfa), perché nella mitologia gli dei trasformarono una ninfa in una di queste piante acquatiche. Comprende circa cinquanta specie di piante acquatiche rizomatose per lo più originarie delle zone tropicali dell’emisfero nord.

Volgarmente noto come ninfea, ninfea, ninfa o stuzzichino. Le principali specie di questo genere sono Nymphaea alba (ninfea bianca), Nymphaea tuberosa, Nymphaea capensis, Nymphaea gigantea, Nymphaea odorata, Nymphaea amazonum, Nymphaea caerulea, Nymphaea pygmaea alba, Nymphaea stellata.

Il Nenúfar ha foglie rotonde con un taglio al centro della foglia (dove si trova il picciolo) e sono generalmente di colore verde brillante nella parte superiore e rossastro nella parte inferiore; sono protette dall’acqua da uno strato di cera e possono galleggiare dentro o fuori dall’acqua fino a 20 cm. I bellissimi fiori nascono da steli che li innalzano a pochi centimetri dall’acqua o addirittura da una palma. Hanno molti petali che diminuiscono di dimensione man mano che si avvicinano al centro del fiore e possono essere bianchi, gialli, rosa, viola, rossi, blu cielo o viola. Fioriscono in estate.

Sono utilizzati in stagni piantati direttamente sul fondo (se suolo) o in vasi sommersi.

Le ninfee hanno bisogno di essere esposte in pieno sole.

Il terreno ideale per queste piante sarebbe, con un buon apporto di concime organico, una miscela di 13 di terriccio fogliare con sabbia, 13 di terriccio da giardino e 13 di torba. La semina deve essere effettuata a metà della primavera.

L’acqua deve essere sempre pulita e allo stesso livello. Quando la fioritura è terminata (autunno), è consigliabile pulire lo stagno e conservare le piante in vasi sommersi.

In estate dobbiamo potare la pianta rimuovendo le foglie più piccole o danneggiate e i fiori appassiti per favorire la fioritura.

Concimare ogni anno in autunno con letame quando lo stagno viene svuotato. È importante che la sabbia sia posta sul terreno per evitare che l’acqua diventi torbida quando riempiamo lo stagno in primavera.

Sono sensibili all’attacco di un parassita chiamato pidocchio .

È possibile moltiplicare in primavera per divisione dei rizomi essendo conveniente aspettare almeno 3 anni in ogni divisione.

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