Funghi

Ciato stercoreus

Caratteristiche macroscopiche

Caratteristiche:

Carpoforo composto da alberi da frutto sessili, alti poco più di 1 cm, che di solito non raggiungono questa altezza in larghezza. Nella loro prima fase sono più o meno globose o a forma di pera, e sono coperte da alcuni peli, in questo caso morbidi al tatto, non setosi, di colore marrone. Quando si apre e raggiunge lo stadio adulto, il fungo ha la forma di un nido o è più generalmente a grappolo. Il suo peridio è disposto in tre strati perfettamente differenziati, la zona esterna è pelosa e brunastra, quel tipo di tessuto che ricopre la bocca, chiamato epiframma, è membranoso e biancastro, scomparendo nel tempo. Infine, la zona interna è liscia, non striata, grigio scuro, a volte quasi nero, e lucida nell’aspetto.

Gleba composta da peridiole o piccole uova, a forma di lenticchia, che in numero di circa 10 sono raggruppate all’interno del fungo. Sono di colore molto scuro e marcatamente lucenti, e sono attaccati al fondo del fungo da un funicolo leggero e fugace.

Piede inesistente, aderisce direttamente al substrato.

Carne di scarso significato senza alcun odore o sapore evidente.

Habitat:

È una specie la cui localizzazione è meno frequente di altre specie del suo genere. Si trova più comunemente nel letame, di solito di cavallo, ma non esclusivamente, anche se appare più occasionalmente anche nei resti legnosi in decomposizione. Dalla primavera all’autunno inoltrato.

Commenti:

È una specie rara del genere Cyathus, generalmente coprofila, che si differenzia da Cyathus striatus per la zona interna liscia e lucida, non striata, e i peli esterni meno ispidi. Anche Cyathus olla è simile, ma non ha un aspetto così peloso. Microscopicamente questa specie si distingue facilmente per avere spore molto più grandi delle altre due specie menzionate.

Ulteriori informazioni:

  • Nome comune:
    Ciato coprofilo.
  • Sinonimo:
    Nidularia stercorea Schwein.

Tassonomia:

  • Divisione:
    Basidiomycota
  • Suddivisione:
    Basidiomicotina
  • Classe:
    Omobasidiomiceti
  • Sottoclasse:
    Gasteromycetidae
  • Ordine:
    Nidulariales
  • La famiglia:
    Nidulariaceae

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